La doppia storia del rosso Alois

La doppia storia del rosso Alois

Ha solo due anni ed un nome lungo come la storia di un' arte. Alois. Origine francese, la famiglia di divide in due rami e due direzioni: Spagna e Caserta. Michele è l' ultimo erede, le sete di San Leucio sono presenti anche alla Casa Bianca, più modestamente la nipote Anna Maria Alois arreda quella di Valeria Marini e Sabrina Ferilli. Gianfranco, il figlio, è meno romantico: politica, assessore regionale. Il vino Alois ha lo stesso Dna: il gusto dell' antico. È un Casavecchia, vitigno finalmente recuperato dai casertani. Michele Alois, 66 anni, 40 nella seta e due in cantina, presenta oggi a Ischia Optimum e Trebulanum, escono rispettivamente da barrique di ciliegio e rovere, 13 gradi, rosso cupo, concentrato, robusto ma morbido nei sapori di frutta rossa, ribes, cacao. Don Michele lo mostra con amore, come fosse seta. Quando si dice, una storia di famiglia. Alois, Pontelatone 0823/301382.

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